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Erano i primi giorni di agosto, ma ad Haven sembrava che settembre fosse già dietro l’angolo. Da quando aveva ricevuto la sua lettera per Hogwarts non pensava ad altro che alla partenza, a ciò che avrebbe dovuto portare con sé, a ciò che avrebbe dovuto comprare e anche a ciò a cui invece avrebbe dovuto rinunciare. L’idea di non avere con sé il cellulare, ad esempio, dopo aver speso così tante energie per convincere i genitori a comprargliene uno, un po’ la rattristava, anche se suo padre le aveva garantito che i gufi della scuola avrebbero fatto il loro lavoro con la massima accuratezza.
Quel giorno, comunque, il cellulare era rimasto spento: era il giorno degli acquisti, la mattinata che suo padre le stava dedicando per accompagnarla a comprare tutto il necessario per la scuola. E no, quell’anno non sarebbero bastati zaino e astuccio come a sua sorella, ma aveva invece una lunga lista di materiale scolastico decisamente particolare da acquistare, a partire dalla bacchetta magica.
L’acquisto della prima bacchetta era un momento fondamentale nella vita di un mago, un po’ come un battesimo al Mondo della Magia. Era contenta che suo papà la accompagnasse: era un mondo a lei ancora così sconosciuto che avrebbe avuto un po’ di timore ad addentrarvisi da sola. A dire il vero, era già stata a Diagon Alley qualche altra volta, ma aveva sempre accompagnato silenziosamente suo papà in mezzo a tutta quella gente vestita in modo buffo: ora lei era per la prima volta protagonista. Aveva perfino raccomandato al genitore di lasciar parlare lei il più possibile, di non farle sempre da schermo, cosicché potesse avere finalmente i primi rapporti veri con il mondo magico.
Il negozio di Olivander era molto famoso, ma Haven aveva sempre sbirciato dall’esterno quel luogo che le metteva tanta curiosità. Così, una volta arrivati davanti, non esitò neanche un istante ed entrò, annunciandosi vivacemente con un
Buongiorno!
Non appena ebbe attirato l’attenzione del negoziante, spiegò come mai si trovasse lì, anche se immaginava che le persone entrassero in quel negozio tutte per lo stesso motivo.
Dovrei comprare una bacchetta.
Sorrise entusiasta al negoziante, in attesa di sapere cosa fare per trovare la sua nuova compagna di viaggio.
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Man mano che le bacchette venivano vendute, dal retrobottega ne arrivavano di nuove da sistemare.
Sali e scendi, sali e scendi pensò il fabbricante di bacchette ogni qualvolta doveva salire sulla scaletta per sistemare le lunghe scatoline. Non c'era un ordine ben preciso a guardare il negozio, ma il negoziante, così come i suoi assistenti, sapevano benissimo dove e come trovare ciò che esattamente cercavano.
All'improvviso si sentì la porta cigolare annunciando, così, l'arrivo di un nuovo cliente.
Buongiorno! rispose sbucando da uno scaffale alto fino al soffitto E' venuta nel posto giusto...vediamo, allarghi le braccia che misuriamo le sue braccia.
Un metro si alzò dal bancone e volò attorno alla ragazza per prendere le misure delle braccia e, dopo aver anche chiesto con quale mano avrebbe impugnato la bacchetta, il fabbricante scomparì nuovamente dietro a uno scaffale.
Tornò dopo pochi minuti con una scatolina dal coperchio giallo, la aprì con delicatezza e la porse alla giovane.
Corda di cuore di drago, legno di betulla, 13 pollici...provi ad agitarla disse, ma non accadde nulla mmh...legno sbagliato...andrà sicuramente meglio con corda di cuore di drago, legno di frassino e...14 pollici e mezzo.
Ancora una volta non accadde nulla. Il fabbricante scosse la testa pensando a quale bacchetta avrebbe scelto la giovane strega davanti a lui.
Ci sono! disse scomparendo l'ennesima volta dietro a una fila di scaffali.
Passarono svariati minuti prima che il negoziante facesse ritorno al bancone.
Corda di cuore di drago, legno di quercia, 13 pollici e un quarto disse porgendo una bacchetta molto elegante, con piccoli disegni di diamanti scavati nel legno.
Appena la bacchetta fu impugnata, una leggera luce azzurra uscì dalla sua punta.
Ed ecco a lei la sua nuova compagna disse sorridendo compiaciuto per esser riuscito ancora una volta a riunire bacchetta e padrone sono in tutto 9 galeoni.. -
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Il negoziante fece capolino da uno degli altissimi scaffali di cui il negozio era pieno e la salutò a sua volta. Subito dopo, chiede a Haven di allargare le braccia, cosicché potessero prenderle le misure.
La ragazzina si voltò verso il padre perplessa: che avessero sbagliato negozio? Era convinta che la divisa andasse comprata in un altro posto. Il metro che si alzò in aria e si avvicinò a lei, infatti, prese soltanto le misure delle braccia, che evidentemente dovevano avere a che fare con il tipo di bacchetta che sarebbe andato bene per lei.
Con la destra…
Rispose al negoziante agitando la mano in questione, quando lui le chiese con quale delle due avrebbe impugnato il catalizzatore.
L’uomo le consegnò una prima bacchetta, che Haven agitò con forte emozione dopo aver scambiato un sorriso complice con suo padre.
Purtroppo, non ebbe esito positivo. Neanche il secondo tentativo andò a buon fine, nonostante a Haven piacesse molto esteticamente la seconda bacchetta provata.
Quando vide la terza, però, che richiese al negoziante più di qualche minuto di ricerca, se ne innamorò a prima vista.
Speriamo che sia questa, speriamo che sia questa…
Ripeteva questa frase nella testa come un mantra, mentre l’uomo le porgeva un bastoncino più corto del precedente e molto elegante.
Non ebbe neanche bisogno di agitarla, perché non appena la toccò vide una luce azzurra levarsi dalla punta.
Sì, è lei!
Gridò entusiasta, facendo ridere anche suo papà.
Non appena ebbe pagato, uscì dal negozio con la sua nuova bacchetta, pensando solamente al momento in cui avrebbe finalmente potuto imparare ad utilizzarla..
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L'armadio Svanitore [HARRY POTTER GDR] 
Olivander - fabbrica di bacchette di qualità superiore dal 382 a.C.
Il primo acquisto |
